Venerdì 29 dicembre ore 21 al Teatro Signorelli di Cortona va in scena “Don Milani senza Mito”, vincitore di Nuove Creatività, con il sostegno di Eti Ente Teatrale Italiano. Ingresso libero.

Lo spettacolo è sviluppato dalla Compagnia EmmeA’ Teatro prendendo la frase di Biagi come stimolo per affrontare la figura del priore di Barbiana, alla ricerca di esempi da riportare a galla, da rimettere in circolo, da interrogare di nuovo.

Monti e Angelini, atipiche e singolarissime figure del teatro d’oggi, tornano a don Milani, ancora insieme al maestro Alessandro Dei alla fisarmonica, scegliendo come perno dello spettacolo la meno conosciuta “Lettera a un predicatore”, dal libro “proibito” “Esperienze pastorali”, l’unico che don Milani pubblicò a sua firma. Uno scritto poco citato. Uno dei più radicali. Duro come il diamante, come don Bensi disse del suo amatissimo allievo: Lorenzo Milani.

“….anni fa, un allievo di don Milani ci disse: “si eh, dopo la sua morte, per scrollarmelo di dosso, ci son volute secchiate di acido muriatico! Così! (gesto) Così! (gesto)”. Il mattino dopo, a Barbiana, quello stesso  allievo, in canottiera, sporco di calcinacci, sudato, sorrideva felice – pareva un bambino – riparando, insieme ad altri ex allievi, un qualche muro della canonica. Parevano bambini. Non lontano, nel cimitero, la tomba di don Lorenzo era bianca, scintillante. Circondata però da tombe vecchie, cadenti. Pensammo alla “Livella” di Totò. Sorridemmo, e ci fece male. Contraddizioni violente. Era il 2006. Nacque la scintilla.

Decidemmo che avremmo accettato le contraddizioni, mettendo sale sulle ferite. Provocammo don Lorenzo. Ne fummo provocati. Ci ritrovammo ustionati. Da questo il nostro spettacolo. Cercando la Verità, le sberle del profeta fanno bene, rianimano, entusiasmano all’Umano. Così accade a noi da molti anni. Così potrà accadere agli spettatori che se lo concederanno”.